Il Papa si scaglia contro la moda consumistica del Natale che perde di vista i valori umani e religiosi di questa festività.
“Stiamo attenti a non scivolare nella caricatura mondana del Natale, ridotta a una festa consumistica e sdolcinata” ha ammonito Papa Francesco in un’udienza dedicata al Natale con San Francesco di Sales in occasione del quarto centenario della morte. Il pontefice usa parole molto forti per condannare la mondanità di questa festività religiosa nata dalla povertà e dall’umiltà.
“No, l’amore di Dio non è mieloso, ce lo dimostra la mangiatoia di Gesù. Non è un buonismo ipocrita che nasconde la ricerca dei piaceri e delle comodità”. Il Papa cerca di far ricordare la gioia del Natale anche nell’austerità, come sapevano bene i nostri nonni che hanno conosciuto la guerra e la fame. “Un altro aspetto che risalta nel presepe è la povertà, intesa come rinuncia ad ogni vanità mondana. Quando noi vediamo i soldi che si spendono per la vanità! Tanti soldi per la vanità mondana! Tanti sforzi, tante ricerche per la vanità!” esclama Papa Francesco.
La condanna del Natale mondano e ricco mentre Gesù era povero e umile
Bergoglio ha ricordato che Gesù, pur essendo il re dell’universo non si è mai seduto su un trono, bensì è nato in una stalla su una mangiatoia ed è morto su una croce avvolto in un lenzuolo. Questo, spiega il Papa, è lo stile di Dio, ovvero la vicinanza, compassione e tenerezza. In questo modo ci attira a sé, non ci impone la sua verità con la forza ma con l’amore soprattutto non con un amore “possessivo ed egoistico” come è spesso quello umano, sottolinea.
Papa Francesco ha infine indicato “un grande insegnamento, che ci viene da Gesù Bambino attraverso la sapienza di San Francesco di Sales: non desiderare nulla e non rifiutare nulla, accettare tutto quello che Dio ci manda”.